Orvieto e Territorio

orvietoIl nostro territorio, tra storia e natura

Orvieto: di epoca etrusca, arroccata su di una rupe tufacea di origine antichissima, il suo centro storico a misura d’uomo è ricco di palazzi nobiliari medievali e rinascimentali, chiese, necropoli etrusche e resti di origine etrusca esposti nei musei archeologici e civici. Orvieto vanta anche monumenti unici nel suo genere come Il Duomo ed il Pozzo di San Patrizio. Da vedere tra le molte attrattive che la città offre, anche il Pozzo della Cava, la Torre del Moro, il Palazzo del Capitano del Popolo ed i sotterranei della città (Orvieto Underground). La città è anche teatro di importanti eventi e rassegne musicali. Tra i principali appuntamenti annuali segnaliamo la festa del Corpus Domini con la sfilata del corteo storico, Umbria jazz winter, Orvieto con Gusto, Orvieto Food Festival e Umbria Folk Festival.

Per maggiori informazioni sulla città di Orvieto e cosa vedere: www.orvietoviva.com

Altri luoghi di interesse nel territorio:  

bolsenaBolsena e lago di Bolsena (a 14 km) seguendo la SS Cassia verso Viterbo, si raggiunge in pochi minuti il grande lago di Bolsena, uno dei più puliti d’Europa e apprezzata meta del turismo lacuale. Il lago, di origine vulcanica, è costellato lungo il suo perimetro da abitati e spiagge attrezzate sia libere che con piccoli stabilimenti e ristoranti.
Bolsena è città di origine etrusca ed è con Orvieto l’altra cittadina principale nella celebrazione del Giubileo Eucaristico Straordinario per il 750° anniversario del “miracolo di Bolsena”. Nel paese, una visita è d’obbligo alla bella basilica di Santa Cristina ed al Castello Monaldeschi, sede attuale del museo territoriale. Da Bolsena si raggiunge facilmente anche il grazioso borgo di Capodimonte, dal quale partono anche battelli per giri turistici sul lago e per le isole. Sempre intorno al perimetro del lago si trovano altri abitati da visitare, tra cui San Lorenzo Nuovo e Marta. Proseguendo invece in direzione Viterbo, si raggiunge il centro di Montefiascone con la bella Rocca dei Papi e la chiesa di Santa Margherita.

civitalazioCivita di Bagnoregio (a 12 km) verso il paese di Bagnoregio, in direzione Viterbo, si scopre il borgo di Civita, un paesino ormai quasi disabitato collegato al resto del mondo da un lungo e suggestivo ponte da fare a piedi. Una visita a questo borgo è assolutamente consigliata per ritrovarsi in un ambiente fiabesco fuori dal tempo. Molto bello anche il paesaggio che si scopre intorno con la suggestiva valle dei calanchi ed il vicino parco naturale di Lubriano: un percorso tra il verde per piacevoli passeggiate rilassanti nella natura più incontaminata. Torre Alfina: altro borgo della tuscia laziale, che come Civita è classificato tra i più belli d’Italia. L’intero abitato immerso in una zona verdeggiante di campagna, è dominato dal maestoso castello Monaldeschi, stupenda costruzione medievale con alti torrioni e preziosi giardini all’italiana. Nei pressi del castello si trova un bosco “monumentale” con enormi sassi e alberi di alto fusto, ed incastonato in questa natura si trova il mausoleo gotico del nobile marchese E.Cahen a cui si deve anche la costruzione della spettacolare villa liberty (Villa La Selva o Villa Cahen) arroccata nei boschi della selva di Meana in località Allerona.

todiTodi: (a circa mezz’ora di auto), questa bella città umbra la si raggiunge passando per la zona del lago di Corbara e del parco fluviale del Tevere, un ambiente protetto molto panoramico e suggestivo ideale per gli amanti della pesca sportiva e delle escursioni a piedi o in mountain bikes. Nella città di Todi sono da visitare il centro, con la bellissima Piazza del Popolo, il Duomo, il  Palazzo dei Priori e le cisterne romane. Appena fuori la città invece si segnala il maestoso santuario della Consolazione. Vicino a Todi si trova anche il piccolo borgo di Montecastello di Vibio, segnalato tra i borghi più belli dell’Umbria e dove ha sede l’originale “teatro piccolo” che, come suggerisce il nome, ha la caratteristica di essere il più piccolo teatro al mondo.


Itinerari e percorsi naturalistici:

Per gli amanti della natura, le escursioni ed il trekking, alcuni percorsi suggeriti

orvieto-dal-tioneEscursione Anello del Monte Tigno – Fonti del Tione
Dal ex convento della Trinità si imbocca sulla destra una strada sterrata in saliscendi verso Sugano: siamo nei pressi del Sasso Tagliato e già da qui si gode di un superbo panorama su Orvieto. Il masso che dà il nome alla località, stando alla tradizione religiosa, si aprì al passaggio della processione che recava ad Orvieto il sacro corporale del miracolo del Corpus Domini avvenuto a Bolsena. Proseguendo attraverso i boschi della Macchia dei Frati e oltrepassando il fosso di Pontesasso, si giunge ai piedi del paese di  Sugano (410m):  piccolo borgo castellano del XIV secolo. La parete verticale sulla quale sorge l’abitato di Sugano è caratterizzata dalla presenza di numerose sorgenti, una delle quali alimenta la serie di vasche che costituiscono uno dei più antichi lavatoi pubblici, collocato alla base della rupe basaltica. Lasciato a sinistra questo lavatoio e la strada in cemento che sale fino al centro del paese, si aggira l’abitato, si supera il bivio per Fraschetta giungendo alle Fonti del Tione (380 m): si tratta di una sorgente di acqua oligominerale che scaturisce direttamente dal potente strato di vulcaniti che si trovano ai piedi del borgo. Le fonti,  da sempre apprezzate per la qualità e la purezza dell’acqua, in passato alimentavano una fornace di mattoni, due mulini per il grano ed uno per l’olio e, successivamente, furono anche utilizzate per un allevamento di nutrie. Oggi della vecchia centrale non è rimasto che un rudere ricoperto dalla vegetazione e due turbine arrugginite, mentre le fonti dal 1991 sono sfruttate per l’imbottigliamento industriale, sebbene siano state conservate alcune bocchette pubbliche in corrispondenza della fonte stessa. Dalle fonti si sale poi per una strada bianca e si arriva al Castello di San Quirico (435 m), risalente al XIII secolo e ristrutturato nell’ 800. A questo punto, raggiunto il bordo dell’ altopiano, il paesaggio muta e si fa più aperto, con campi coltivati, pascoli, monumentali querce qua e là, casali e piccoli tratti boscati.
Lasciato questo antico piviere che fu di Orvieto medievale, si prende per un’ antica strada comunale sterrata che ci porta attraverso coltivi e poi boschi fino a Monte Tigno. Queste zone offrono una meravigliosa vista di Orvieto e sulla sinistra l’altro masso tufaceo di Rocca Ripesena che, soprattutto al tramonto, si colorano di un bellissimo colore rosso. Dopo un ampio tornante a destra, si prosegue per il sentiero nel bosco, che è caratterizzato soprattutto dalla presenza di querce, cerri, castagni ma anche molte piante di pungitopo e nespole. Tale sentiero, sfiorando dall’alto il podere Sossogna ci porta alla strada per riscendere verso Rocca Ripesena (368 m), un piccolo abitato che sembra una Orvieto in miniatura. Si trova infatti in posizione panoramica e poggia su una rupe vulcanica che si ritiene (così come l’altra rocca denominata Rocca Sberna) abbia avuto la stessa origine della rupe di Orvieto.